Un viaggio all'interno delle sue origini. Un documentario che racconta la storia della sua famiglia e il legame con le radici italiane, ma anche quella di tanti nostri connazionali che vivono in Argentina, il Paese che ha la comunità italiana più numerosa al mondo.
“El vestido de Dora”, questo il titolo del lavoro dell’artista italo-argentino Maxi Manzo, per la regia di Mati Long, che sarà proiettato venerdì 8 settembre, alle ore 20, presso il sagrato parrocchiale di Marina Grande.
All'incontro prenderanno parte il presidente del consiglio comunale, Luigi Di Prisco e l'assessore alle Relazioni Internazionali, Ilaria Di Leva.
"Questo evento si inserisce all'interno del progetto sul turismo delle origini che la nostra amministrazione comunale ha avviato nei mesi scorsi - spiega il presidente Di Prisco - E, naturalmente, nel solco delle attività previste dal gemellaggio tra Sorrento e Mar Del Plata, siglato nel 2007. La scelta di Marina Grande non è casuale, dal momento che proprio da qui partirono grandi flussi di emigrazione, in particolare verso l'Argentina. E sono certo che in molti riconosceranno in questa storia quella della propria famiglia".
Secondo i dati emersi nel corso della recente tavola rotonda promossa dal Comune di Sorrento, il turismo delle origini, noto anche come turismo di ritorno o delle radici, è un fenomeno che coinvolge gli italiani all’estero e i loro discendenti, rappresentando il 15% del totale delle presenze turistiche in Italia nell’arco di un anno. Un bacino potenziale pari a circa 80 milioni di persone, secondo le stime dell'Enit per un giro d’affari, del solo continente americano, che si aggira intorno ai 650 milioni di euro per un totale di 670mila arrivi ogni anno in Italia.
Sorrento. Italia e Argentina, proiezione del documentario “El vestido de Dora”
Data di pubblicazione
Venerdì 8 settembre, ore 20, a Marina Grande