Riti della Settimana Santa in penisola sorrentina, in mostra immagini e simboli

La mostra sarà aperta, con ingresso gratuito, dal 25 febbraio al 31 marzo 2024 tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, mentre il sabato e la domenica la chiusura serale è posticipata alle 20.

La mostra sarà aperta, con ingresso gratuito, dal 25 febbraio al 31 marzo 2024 tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, mentre il sabato e la domenica la chiusura serale è posticipata alle 20.

La penisola sorrentina, durante la Settimana Santa, racchiude un susseguirsi di eventi sospesi tra storia, fede e tradizione. Un culto che trova il suo culmine nelle numerose processioni che si organizzano. Riti suggestivi imperniati di misticismo e religiosità popolare, tra incappucciati, lampioni, cori polifonici, bande con le loro struggenti marce, croci e simboli della Passione, stendardi e gonfaloni.
Quest'anno, il Comune di Sorrento e la Fondazione Sorrento vogliono rendere omaggio a queste manifestazioni attraverso una mostra dal titolo "Venerdì Santo. Sacco, cilicio e scapolare. Genesi di un movimento penitenziale", allestita nelle sale di Villa Fiorentino e curata da Massimo Fiorentino, priore dell'Arciconfraternita di Santa Monica, che sarà inaugurata sabato 24 febbraio, alle ore 18. 
Il materiale esposto è il risultato di oltre cinquant’anni di ricerca appassionata di tutto quello che orbita intorno al mondo confraternale. Per avvicinare ancora di più residenti e turisti a questi affascinanti culti, nei giorni in cui sarà aperta l'esposizione, è in programma una prova del Miserere sulle scale di Villa Fiorentino per consentire a tutti di assistere.
"Fare turismo di qualità implica la riscoperta e la valorizzazione delle identità culturali e delle tipicità del territorio - dichiara il sindaco Massimo Coppola -. E i riti della Settimana Santa costituiscono un elemento fondante. Tramandati di generazione in generazione sono giunti fino a noi: chiunque abbia modo di assistervi, cittadino o turista, ne resta visibilmente colpito, ammirato e commosso. Ringrazio pertanto tutti quelli che, a diverso titolo, hanno collaborato alla realizzazione dell'esposizione e, in particolare, ringrazio di cuore Massimo Fiorentino, che a titolo gratuito ha curato e coordinato l'evento".
La mostra non si focalizza solo sui suggestivi riti che animano la penisola sorrentina, ma mette in risalto anche l'attività delle confraternite degli altri Paesi che si bagnano nell’area del Mediterraneo, come la Spagna. Di qui il protocollo d'intesa che porterà a Sorrento una delegazione di Siviglia, località nota proprio per le sue tradizioni legate alle processioni della Settimana Santa. 
"Siamo felici di ospitare un evento che saprà mettere in evidenza lo spirito comunitario che lega da sempre gli abitanti della penisola sorrentina - evidenzia l'amministratore delegato di Fondazione Sorrento, Alfonso Iaccarino -. Sono proprio questi antichi riti pasquali tramandati di padre in figlio a riflettere l'amore ancestrale che ognuno di noi nutre per la propria terra d'origine. Siamo certi che il percorso allestito saprà risvegliare ricordi ed emozioni nei visitatori". 
Una iniziativa, la mostra, che vuole ripercorrere il profondo sentimento religioso che Sorrento e la sua penisola hanno sempre avuto. 
"La conferma dell’esistenza nella penisola sorrentina di molti sodalizi è data anche da un editto del 1825 dell’arcivescovo Gabriele Papa, da cui si evince che a Sorrento, in quel tempo, erano presenti quindici confraternite, una a Capri, una ad Anacapri, otto nella zona di Massa Lubrense ed otto in quella di Vico Equense, insieme a tre Monti dei Morti - spiega il priore Fiorentino -. Nel febbraio del 2024, sono ben 40 quelle operative sul territorio della penisola sorrentina. La maggior parte di esse portano avanti le tradizioni popolari della Settimana Santa, con riti che prevedono un cerimoniale ampio e solenne".

Tipologia dell'evento
Da
A

Ultimo aggiornamento

22/02/2024, 13:50