L'Ovale Sorrentino
Il segreto del successo del liquore di limoni sorrentino, e che lo differenzia da quelli prodotti da aziende di diversa localizzazione geografica, non è certo la tecnica produttiva la quale peraltro è piuttosto semplice, bensì il tipo di limone usato.
Infatti i produttori della penisola Sorrentina usano come materia prima la Cultivar "Ovale di Sorrento", la cui origine genetica è quella appartenente al ceppo del "Femminiello Comun".
L'Ovale di Sorrento è costituito da un epicarpo medio-sottile (ftavedo), da un mesocarpo spugnoso (albedo) e da tm endocarpo succoso. La forma del limone è ellittica e simmetrica nei frutti in..emali: le dimensioni sono variabili in funzione del periodo di permanenza sulla pianta, comunque sono da considerarsi medie (oltre i100 gr.). Il lobo peduncolare si presenta lievemente prominente, con l'area basale ampia e liscia. li peduncolo si presenta di spessore medio e lungo circa 20-35 mm; l'attacco è sempre forte. L'apice del frutto è fortemente umbonato, arrotondato e grande.il frutto esternamente presenta il flavedo di colore giallo citrino la cui superficie è papillata grossolanamente e si presenta lucente con uno spessore di 2-4 mm.; è ricco di ghiandole oleifere che conferiscono il profumo e l'aroma forte e caratteristico.L'albedo è di spessore medio, presenta un' aderenza leggera, una consistenza compatta e tessitura spugnosa, costituita principalmente da cellulosa, carboidrati e sostanze pectiche. La parte succosa del frutto (polpa) è di colore giallo paglierino, costituita da spicchi all'interno dei quali si trovano le vescichette fusiformi contenenti il succo, i semi sono poco numerosi da 1 a 4 e di dimensioni medie (9-12 mm.).La Cultivar "Ovale di Sorrento" presenta i frutti distribuiti principalmente in forma isolata con una fruttificazione costante. La produttività è media per la presenza di coperture, costituite dalle caratteristiche "pagliarelle" o da reti ombreggianti di colore verde e/o nere. L'esperidio presenta un ritmo di accrescimento lento, con un' epoca tardiva di maturazione dei frutti invernali.
Caratteristiche dell'ovale sorrentino:
Forma del frutto: ellittica, simmetrica, lobo pedicellare lievemente prominente, con area basale media
Dimensioni: medie, medio-grosse, peso non inferiore a 80 gr
Peduncolo: di medio spessore e lunghezza
Attacco al peduncolo: forte
Umbone (apice): presente
Solco apicale: assente
Residuo stilare: assente
Colore della buccia: giallo citrino
Buccia (flavedo o albedo): di spessore medio
Flavedo: ricco di olio essenziale, aroma e profumo forte
Asse carpellare: rotondo, medio e simipieno
Polpa: di colore giallo paglierino con tessitura media
Succo: giallo paglierino, abbondante e con un'acidità media
Semi: pochi
Il limoncello
Il liquore di limoni ha le sue origini nella tradizione contadina della Penisola Sorrentina ed il suo ingrediente fondamentale è la buccia.La preparazione del liquore è semplice, infatti è sufficiente lasciare in infusione le bucce del limone nell'alcool per due o tre giorni. quindi filtrare e mescolare con acqua in cui è stato sciolto lo zucchero. Con l'esperienza si è poi giunti alla combinazione ottimale delle dosi e alla individuazione del tipo di limone che conferisce al liquore l'aroma, il gusto ed il colore che fanno oggi del "liquore di limoni" un liquore gradito a tutti.I primi produttori non avrebbero certamente mai immaginato il successo che il liquore ha ottenuto e continua ad avere, grazie anche alla sua facilità di preparazione tra le pareti domestiche.La sua produzione inizialmente affiancava o meglio completava la produzione dei prodotti tipici sorrentini, destinati ai turisti o al confezionamenro di cestini regalo. I limoni venivano pelati a mano e le bucce erano poste a macerare in contenitori di vetro della capacità di 5 litri. Il liquore veniva imbottigliato sempre a mano in bottigline utilizzate di solito per i succhi di frutta ed inserite nei già citati cestini. Un operaio riusciva a pelare in una giornata circa 700-800 chilogrammi di limoni pari ad una produzione di circa 50 litri di liquore.Man mano che la domanda specifica del liquore aumentava, la forza lavoro destinata a questa produzione veniva incrementata di pari passo. Furono quindi destinati spazi più ampi alla lavorazione del liquore e si rese anche necessario l'acquisto di serbatoi con capacità maggiori, per l'infusione delle bucce nell' alcool nonché per la miscelazione con l'acqua e zucchero. Fu acquistata poi una macchina imbottigliatrice per velocizzare anche quest' operazione.Nonostante ciò la produzione continuava a svolgersi in locali piccoli, il più delle volte sfruttando delle autorimesse.Fino a pochi anni fa erano ancora queste le condizioni in cui operavano i produttori, ma per alcuni di essi la situazione era diventata insostenibile. Gli impianti così configurati erano diventati insufficienti per fare fronte all'incredibile aumento della domanda di mercato, era anche nato il problema della difficoltà di accesso a queste aziende per i camion che trasportavano limoni e bottiglie.Nasceva in poche parole l'esigenza di disciplinare seriamente la produzione del liquore di limoni, sia per riuscire a soddisfare la crescente domanda di mercato ma anche e soprattutto per continuare ad offrire un prodotto che mantenesse le sue caratteristiche qualitative e di tipicità.
Ricetta del LIMONCELLO
Gli ingredienti (per 2 litri circa)7 limoni di Sorrento (non trattati) 1 litro di alcool a 95 gradi 750 grammmi di zucchero 1 litro di acqua (preferibilmente oligominerale) Il procedimentoSbucciate i limoni tagliando via solo la parte gialla (la parte bianca darebbe un sapore amaro al liquore). Immergete le bucce in alcool e lasciate macerare per almeno cinque giorni. Poi mettete a bollire insieme l'acqua e lo zucchero per due/tre minuti oltre l'ebollizione. Fate raffreddare il composto in maniera naturale e unitelo all'alcool privato delle bucce di limone.Lasciate riposare per qualche giorno e poi filtrare il tutto. Dopo altri 10 giorni può essere bevuto. Si consiglia di conservarlo nel congelatore.
I testi sono tratti dal libro "Il limone di Sorrentino: dalla pianta al liquore" di Silvana Guarracino